Venere in Leone, il coraggio di Essere umani.

Forze femminili per portare la pace come atto di resistenza

Ogni ciclo celeste ci ricorda che la vita è un viaggio fatto di mutamento.

Il 25 agosto 2025, alle 18:27, sotto il cielo di Roma, Venere entrerà in Leone.

Che questo giorno segnerá nuovi avvenimenti non avrei dubbi. Un astrologo interpreta “punti di riferimento” celesti e quel giorno anche il cielo assume nuove geometrie: Venere entra in Leone appena sarà scesa oltre l’orizzonte, opposta a Plutone in Acquario che sorgerà a est, mentre il Sole e Mercurio si scambiano i domini in una danza di mutua ricezione.

In quel momento, anche Mercurio avrà superato i 15°34 della stazione retrograda da cui aveva iniziato a luglio il suo moto retrogrado… Percorrerà nuovi spazi celesti, come se volesse farsi portavoce e testimone di avvenimenti precedenti.

La Luna in Bilancia, ancora Nuova, ha l’imprinting solare della cura e del servizio e il 25, appena entrata in Bilancia inizia il suo ciclo crescente in cerca di pace e unità d’intenti.

Lei, l’altro astro femminile, il luminare che muove le coscienze delle masse come le maree, sarà sull’asse cardinale equinoziale opposta alla congiunzione collettiva di Saturno e Nettuno in Ariete per guardare oltre muri, menzogne e paure collettive.

Poi c’è Lilith, in Scorpione che sembra tessere il grande trigono d’acqua con Caput Draconis, il Nodo nord in Pesci che sta mostrando nuovi martiri e salvatori della storia e infine Giove, in Cancro, il quale, sostiene la ricerca di aiuti per combattere i soprusi (quadrato a Marte in Bilancia) mettendo l’accento sull’esagerazione del conflitto a danno dei bambini e delle famiglie civili. Lilith in Scorpione esaspera il dolore, il lutto, mostrando ciò che non vogliamo vedere; tira su le acque sporche dal pozzo nero inconscio, dentro il quale sono stati gettati orrori ma anche potenzialità, mette in luce risorse interiori per trasformare, disobbedendo.

In alto, brillano figure planetarie rare e sincrone:

L’ intreccio di due grandi trigoni di acqua e aria, disposti a stella a 6 punte ma imperfetta… Evidenzia un momento in cui si può unire intelligenza e compassione; si possono creare nuovi equilibri, risorse, azioni e intenti collettivi.

I due grandi trigoni danno forma ad altre figure planetarie:

  • Due aquiloni celesti: uno che sembra muovere le emozioni collettive, con la Luna in coda trascinata dalla coppia Saturno/Nettuno che lascia una scia di morti, paure e vittime innocenti. L’altro aquilone si formerà invece con Venere in Leone che sembra trascinare con sé un processo di metamorfosi (opposta a Plutone in Acquario).
  • Un grande Trapezio celeste che unisce i due aquiloni, a conferma di molteplici fattori che si uniscono. Plutone e Luna sono alla base (potrebbe significare la morte di una patria, il genocidio ma anche una resurrezione). Di questa configurazione è interessante il vertice : Urano in Gemelli che potrebbe rappresentare forze liberatrici in movimento, viaggio e comunicazione.
  • Un grande rettangolo mistico che unisce Luna e Venere da una parte e i pianeti collettivi dall’altra. Potremo ipotizzare figure femminili, ma anche, semplicemente, attività commesse al lato femminile dell’umanità. Il fuoco predominante in questa configurazione eleva l’azione; la Luna e Nettuno/Saturno opposti, secondo me, potrebbero essere connesse ad azioni che hanno a che fare con superamenti di limiti fisici attraverso le acque, e questo potrebbe tradursi in maree umane o azioni via mare.

Consapevole che l’astrologia è prima di tutto interpretazione dei fatti celesti che costellano i fatti terrestri, sono persuasa che questo sia un Cielo che pone l’accento sull’umanità, sui bambini, sulla necessità di nutrimento e cura e su un’atto eroico liberatorio che unisce le forze e genera cambiamenti profondi. Un seme che in un modo, o nell’altro, vedremo germogliare negli attuali cicli del pianeti generazionali: Urano in gemelli, Plutone in Acquario e Nettuno e Saturno, attualmente congiunti in Ariete.

Questo momento appare come un invito a non piegarci alle menzogne della propaganda e ai giochi del potere, ma, soprattutto, a riscoprire la forza del legame collettivo: un’energia che nasce dall’unione, dalla protezione reciproca, dall’accoglienza come atto rivoluzionario.

Dove c’è guerra, come a Gaza, resta viva la possibilità di resistere con la compassione e di custodire la speranza come un atto di forza spirituale.

⭐ Il cielo ci chiede: cosa possiamo fare, inventare, ognuno, oggi per accendere una speranza o un impulso verso l’Aiuto?

In che modo tu, come me, puoi trasformare il tuo dolore in gesti che esprimono insieme partecipazione e pace?

🌸Io lo leggo così:

come geomante e astrologa, so che i segni nel cielo non sono mai solo ornamenti, ma mappe interiori. Li seguo come punti di riferimento per il mio stesso cammino. Il Cielo è una bussola che invita ciascuno di noi a percorrere la propria strada con consapevolezza, riconoscendo che la vera forza non nasce dal dominio, né dall’arroganza di essere migliori ma dalla capacità di rimanere umani. La possibilitá di rispondere ai soprusi e al dolore subito dagli altri, non con indifferenza ma con sostegno e azione.

Mi auguro quindi che questo potenziale si traduca in questi termini e che questa configurazione di Venere apra davvero a un orizzonte nuovo. Nuove prospettive, varchi e speranze di liberazione che attingono non all’aggressività del potere, ma alla forza delle persone e di altri popoli che, insieme, scelgono di restare umani.

Laura Primavera Palaia

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