Etica Reiki

Etica Reiki

ETICA NELLA PRATICA REIKI nella nostra Scuola Reiki Zen HARU DO

L’etica è fondamentale in ogni ambito umano in cui sia necessario gestire adeguatamente la propria libertà nel rispetto degli altri. L’emotività di chi si affida alle cure o alle “iniziazioni” del Reiki da parte di operatori Reiki e Maestri necessita sempre di una base razionale, duale con l’emotività; è quindi necessaria per la gestione e il rispetto di ciascuno.

È quindi indispensabile porre dei confini entro cui la libertà e il rispetto umano si possono estendere, vista la delicatezza dei processi di crescita con cui si confrontano le persone che intraprendono il cammino di cambiamento affidandosi a questa antica arte di crescita spirituale e di guarigione.

Per etica quindi si intende anche il “senso” che si deve dare alla pratica del Reiki soprattutto da parte di chi lo pratica, per il rispetto della vita di ciascuno e del cosmo che lo include.

I. COS’E’ IL REIKI E QUALI SONO I SUOI PROPOSITI

Il proposito primario del Reiki è di intraprendere un percorso di auto-consapevolezza, incoraggiando e aiutando se stessi e gli altri a vivere riscoprendo la propria fonte, la stessa che anima ogni essere vivente e l’intero universo, attraverso la pratica del Reiki e l’applicazione dei suoi Propositi sacri.

Dall’origine orientale questa antichissima arte ha come obiettivo l’armonizzazione del corpo, della mente e dello spirito attraverso l’approccio e la visione spirituale dell’esistenza umana.

I principi del Reiki hanno radici millenarie delle filosofie e le tradizioni buddiste, Scintoiste, tibetane e in generale della filosofia Olistica. Tali filosofie hanno da sempre individuato l’arte di affrontare l’eterno dualismo dell’uomo. Tali tradizioni e arti prescrivono amore e rispetto verso ogni cosa esistente in natura, ogni creatura, ogni essere umano, e quindi anche e soprattutto verso noi stessi. Affrontare il dualismo in sé con amore, significa sentirsi parte di un tutto, a vantaggio dell’amore più sacro, quello della compassione e l’accettazione.

Come insegnano antichi maestri, il Reiki come ogni altra Arte non può essere ricondotta a mera conoscenza tecnica, ma necessita di essere permeata nel profondo con lo spirito, vivendone completamente l’essenza affinché affondi le sue radici nell’inconscio.

Per mezzo delle varie attivazioni (livelli), insieme con la dedizione e la praticai, si può accedere alla vera conoscenza di questa “Arte di Guarigione”, che consiste nell’imparare ad essere puri canali di energia vitale che sanno entrare in sintonia con il divenire universale.

II. LIMITI DELL’APPLICAZIONE DI REIKI

Il Reiki, non è in alcun modo connesso all’origine da pratiche magiche, di Pnl o alle varie dottrine New Age, seppure non è difficile trovare in questi ambienti chi praticando anche Reiki ne unisce erroneamente i contenuti.

Nel caso in cui gli operatori pratichino anche altre arti di guarigione (Fiori di Bach, pranoterapia, cromoterapia, shiatsu, radioestesia, massaggi energetici, etc.) sono tenuti a mantenerle distinte e separate dal Reiki, specificandone le diverse peculiarità, qualora ritengano opportuno utilizzarlo a supporto o a integrazione di qualsiasi altra disciplina, nel rispetto e a vantaggio del criterio olistico.

Il Reiki non si pone in contrasto con alcun tipo di confessione o fede religiosa, in realtà molte testimonianze descrivono non solo l’armonizzazione completa della fede esistente con il Reiki, se non addirittura permette di riscoprirne la potenza spirituale.

Il Reiki non si sostituisce in alcun caso alla medicina tradizionale o alle terapie mediche, in realtà ne armonizza e ne potenzia l’efficacia. Molti ospedali hanno aperto le porte al Reiki, sotto il controllo del personale medico, per sostenere il paziente dal punto di vista energetico, rivitalizzante e alla rinnovata fiducia nella guarigione che rimane il suo fine primario.

La visione Olistica e spirituale considera la malattia una risposta “fisica” del corpo rispetto a disarmonie, conflitti e blocchi interiori che chiedono così di essere affrontati e quindi “purificati”. La guarigione in questa ottica è consequenziale a mutati atteggiamenti nei confronti di se stessi e di come si affronta la vita. La guarigione, diventa quindi sinonimo di Armonia ritrovata, accettazione, Felicità, Consapevolezza.

Gli operatori ed i maestri di Reiki sono per tradizione tenuti a praticare e insegnare il Reiki nella forma dell’attivazione ricevuta e secondo quanto disposto nei singoli livelli.

Per rispetto dell’essenza del Reiki e delle Leggi vigenti , gli operatori ed i Maestri Reiki, non sono abilitati ad effettuare diagnosi, prescrivere sostanze o effettuare consulenze per le quali non ne abbiano i necessari requisiti legalmente riconosciuti; gli stessi, dovranno semmai limitarsi, se ne intuiscono la necessità, a suggerire un consulto con un medico o uno psicoterapeuta.

III. INDICAZIONI SULLA CONDOTTA DELL’OPERATORE E MAESTRO REIKI

E’ necessario tenere alcune regole comportamentali finalizzate al rispetto del “ricevente” o degli allievi, quali la cura della persona, l’abbigliamento, l’ambiente che deve essere reso il più pulito e adatto possibile agli incontri, se lo si ritiene opportuno con l’uso di candele, musica meditativa, incensi, luci soffuse, ecc.

Durante lo svolgimento dei seminari o dei corsi, è auspicabile una breve presentazione personale dei partecipanti, tesa a favorire un clima disteso e amichevole. Subito dopo è fondamentale spiegare in modo chiaro ed esauriente tutto quanto inerente al livello specifico.

E’ sempre utile rispondere ad ogni quesito o perplessità, in modo chiaro e comprensibile, nel rispetto della sensibilità di ognuno.

E’ fondamentale presentare in modo chiaro ed esaustivo le modalità utilizzate nei trattamenti e nelle attivazioni, spiegandone anche lo scopo.

Durante i trattamenti di Reiki, è consigliabile e proficuo osservare il silenzio per l’intera durata.

Alla fine di ogni trattamento, può essere necessario e/o utile la reciproca condivisione delle sensazioni ed emozioni provate, senza però trarre alcuna conclusione o dare commenti o diagnosi di tipo medico-clinico.

E’ fondamentale la riservatezza di ogni informazione o confidenza di cui si possa venire a conoscenza durante un trattamento o un corso di Reiki.

Non è mai opportuno incoraggiare nessuna forma di dipendenza con gli allievi o i “riceventi”.

REIKI MASTER – Laura Primavera Palaia

Scuola REIKI ZEN HARU DO – Associazione SENTIERO DI PRIMAVERA – ARTENERGIA

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